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2’-fucosillattosio
Il 2’-fucosillattosio (2’-FL) è uno degli oligosaccaridi del latte umano (HMO) che si trova in maggiore quantità nel latte materno. Nell’intestino del lattante, il 2’-fucosillattosio può essere metabolizzato da batteri intestinali benefici come i bifidobatteri e i lattobacilli, influenzando così positivamente la flora intestinale.
Acidi grassi omega 3
Gli acidi grassi omega 3 fanno parte degli acidi grassi polinsaturi. La denominazione «omega 3» indica in quale atomo di carbonio della catena si trova il primo doppio legame (nel caso degli omega 3 dopo il terzo atomo di carbonio della catena, conteggiando a partire dall’«estremità omega»). Gli acidi grassi omega 3 sono acidi grassi essenziali, ovvero necessari per la vita e non possono essere prodotti autonomamente dall’organismo. Gli acidi grassi omega 3 noti sono l’acido alfa-linolenico (ALA) e l’acido docosaesaenoico (DHA). Nei lattanti questi acidi contribuiscono al normale sviluppo della facoltà visiva e cerebrale.
Acidi grassi omega 6
Gli acidi grassi omega 6 fanno parte del gruppo degli acidi grassi polinsaturi. La denominazione «omega 6» indica in quale atomo di carbonio della catena si trova il primo doppio legame (nel caso dell’omega 6 dopo il sesto atomo di carbonio della catena, conteggiando a partire dall’«estremità omega»)). Gli acidi grassi omega 6 sono acidi grassi essenziali, ovvero necessari per la vita, e non possono essere prodotti autonomamente dall’organismo. Gli acidi grassi omega 6 noti sono l’acido linoleico (LA) e l’acido arachidonico (ARA).
Acido alfa-linoleico (ALA)
L’acido alfa-linoleico (ALA) è un acido grasso polinsaturo a catena lunga appartenente al gruppo degli acidi grassi omega-3 essenziali, in quanto deve essere introdotto con l’alimentazione. Si tratta di un elemento necessario all’organismo per formare gli acidi grassi omega-3 acido docosaesaenoico (DHA) e acido eicosapentaenoico (EPA), i quali contribuiscono al normale sviluppo delle cellule cerebrali e nervose e a quelle della vista.
Acido arachidonico (ARA)
L’acido arachidonico (ARA) è un acido grasso polinsaturo appartenente al gruppo degli acidi grassi omega-6. Si può formare nell’organismo a partire dall’acido grasso omega-6 essenziale acido linoleico (LA). Tuttavia, il lattante non è ancora in grado di avviare adeguatamente questo processo. Pertanto, nella prima infanzia l’acido arachidonico (ARA) e l’acido grasso omega-3 acido docosaesaenoico (DHA) devono essere forniti attraverso l’alimentazione. Entrambi gli acidi grassi costituiscono circa il 25% del contenuto di acidi grassi del cervello e sono importanti componenti strutturali delle cellule nervose e cerebrali.
Acido docosaesaenoico (DHA)
L’acido docosaesaenoico (DHA) è un acido grasso polinsaturo a catena lunga appartenente agli acidi grassi omega-3. Esso partecipa alla formazione delle connessioni tra le cellule nervose e alla trasmissione dei segnali nel cervello, contribuendo alla normale funzione cerebrale. Inoltre, il DHA è un componente importante della retina e delle cellule recettoriali dell’occhio. Nei bambini fino all’età di 12 mesi, il DHA contribuisce quindi al normale sviluppo della vista*. Ai sensi della legislazione, il DHA deve essere aggiunto agli alimenti per lattanti e a quelli di proseguimento.
* L’effetto positivo si ottiene con un’assunzione giornaliera di 100 mg di DHA.
Acido linoleico (LA)
L’acido linoleico (LA) è un acido grasso polinsaturo a catena lunga appartenente agli acidi grassi essenziali omega-6. L’acido linoleico è un elemento importante della pelle e, come componente delle ceramidi, è importante per la stabilizzazione e la formazione della barriera cutanea. È inoltre necessario per formare altri acidi grassi omega-6 nell’organismo, come l’acido arachidonico (ARA).
Acido pantotenico
L’acido pantotenico (o vitamina B5) è una vitamina idrosolubile e fa parte delle vitamine del gruppo B. Come componente del coenzima A, partecipa alla scomposizione di grassi, carboidrati e vari aminoacidi, contribuendo in questo modo al normale metabolismo energetico. È inoltre importante per la formazione di acidi grassi, colesterolo, ormoni steroidei e alcuni neurotrasmettitori da parte dell’organismo.
Biotina
La biotina (o vitamina B7) è una delle vitamine idrosolubili del gruppo B. È anche informalmente nota come vitamina H e contribuisce al mantenimento di pelle e capelli sani, partecipando alla formazione di cheratina da parte dell’organismo. Come coenzima, è coinvolto nel metabolismo dei grassi, dei carboidrati e delle proteine e partecipa alla regolazione dei livelli di zucchero nel sangue. La biotina contribuisce quindi a un normale metabolismo energetico.
Calcio
Il calcio è il minerale presente in maggior quantità nell’organismo umano. Esso, come il magnesio, è necessario per lo sviluppo di ossa e denti. Inoltre, il calcio svolge un ruolo essenziale nella trasmissione degli stimoli nelle cellule muscolari e nervose e contribuisce quindi a una normale funzione muscolare. È anche coinvolto nella coagulazione del sangue e nel funzionamento di numerosi enzimi.
Caseine
Le caseine costituiscono la maggior parte delle proteine del latte, circa l’80%. Esse appartengono al gruppo delle fosfoproteine (proteine legate a uno o più gruppi fosfato). Esistono in totale quattro caseine diverse, ovvero alfa-S1-, alfa-S2-, beta- e kappa-caseina. Le caseine si assemblano in micelle (cioè piccoli aggregati sferici), ciascuna composta da migliaia di molecole di caseina. Le caseine servono a immagazzinare e trasportare proteine, fosfato e calcio. La digestione della caseina avviene molto lentamente e può richiedere fino a otto ore. Nello stomaco del lattante, con un basso valore di pH, le caseine iniziano a precipitare con l’aiuto della proteasi gastricina (un enzima che divide le proteine). Le caseine idrosolubili (chiamate anche caseinogeni) vengono convertite in una forma insolubile in acqua (chiamata paracaseina), che le rende accessibili alla proteasi pepsina. Il rapporto tra siero di latte e caseina nel latte vaccino è di 20:80, mentre nel latte materno è di 60:40. Di conseguenza, il nostro latte di proseguimento è adattato in relazione a questo rapporto.
Colina
La colina è un composto vitaminico necessario all’organismo per la formazione, tra l’altro, di un importante neurotrasmettitore, l’acetilcolina. L’acetilcolina, a sua volta, svolge un ruolo importante per la memoria, il movimento muscolare, il regolare battito cardiaco e altre funzioni di base dell’organismo. La colina, sotto forma di fosfatidilcolina, è coinvolta in modo significativo nella digestione e nel trasporto dei grassi. Insieme agli acidi biliari come parte di aggregati micellari misti, converte i prodotti di fissione liposolubili della digestione dei grassi in una forma idrosolubile, facilitando così il loro assorbimento dall’intestino tenue. Come componente delle lipoproteine a bassissima densità (VLDL), la fosfatidilcolina è inoltre coinvolta nel trasporto degli acidi grassi dal fegato ai tessuti e contribuisce quindi alla normale funzione epatica. Inoltre, la fosfatidilcolina è un importante componente strutturale della membrana cellulare.
Farina di semi di carrube
La farina di semi di carrube è utilizzata nell’industria alimentare come addensanti e gelificanti. È ricca di fibre alimentari solubili, dense, indigeribili ma fermentabili. Come sostanza legante, può essere una soluzione efficace per il reflusso gastrointestinale, addensando l’alimento per lattanti in modo da ridurre il rischio di reflusso.
Ferro
Il ferro è un oligoelemento ed è presente negli alimenti sotto forma di ferro ematico (nella carne) o non ematico (negli alimenti vegetali). Le due versioni differiscono in termini di biodisponibilità, ovvero la quantità di ferro che l’organismo è in grado di assorbire. Il latte materno contiene solo una piccola percentuale di ferro sotto forma di lattoferrina, che tuttavia viene assorbita molto bene dall’organismo.
Come componente del pigmento sanguigno (emoglobina) dei globuli rossi, il ferro è essenziale per il trasporto dell’ossigeno nel sangue ed è necessario per il trasporto e l’immagazzinamento dell’ossigeno da parte della mioglobina nella muscolatura. Il ferro è un componente di molti enzimi e influisce, tra l’altro, sul metabolismo energetico attraverso il trasferimento di elettroni nella catena respiratoria delle cellule, oltre a essere parte integrante di enzimi con effetto antiossidante. Svolge inoltre un ruolo importante nel processo di difesa immunitaria e nello sviluppo e nel funzionamento del cervello. Inoltre, è essenziale per la crescita e lo sviluppo di tutte le funzioni cellulari e per la sintesi di alcuni ormoni.
Folato
Spesso i termini folato e acido folico vengono utilizzati come sinonimi. L’acido folico è la forma sintetica, utilizzata negli alimenti arricchiti e negli integratori vitaminici in virtù della sua stabilità, mentre il folato è presente naturalmente negli alimenti vegetali e animali e in forma attiva nell’organismo umano. Il folato è una vitamina idrosolubile essenziale del gruppo B ed è coinvolto in una serie di processi metabolici e di crescita. Grazie al suo contributo alla costruzione del DNA, svolge un ruolo importante nella divisione cellulare ed è quindi essenziale per la crescita. Durante la gravidanza, il folato è essenziale per il normale sviluppo dell’embrione, essendo una vitamina coinvolta nella formazione del sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) e nella strutturazione dell’informazione genetica. È inoltre fondamentale per la formazione dei globuli rossi e bianchi.
Fosfato
Il fosforo è un minerale che viene immagazzinato nell’organismo sotto forma di fosfato, soprattutto nelle ossa. Il fosfato è quindi un importante componente strutturale di ossa e denti. Inoltre, è parte integrante dei fosfolipidi, elementi di base fondamentali della membrana cellulare. Il fosforo è quindi necessario per la crescita, il mantenimento e la riparazione dei tessuti e delle cellule. Il fosfato è anche coinvolto nel metabolismo energetico: i legami fosfoanidridici ad alta energia (ATP) sono presenti nel plasma cellulare e forniscono alle cellule energia per vari processi metabolici attraverso una reazione chimica. Inoltre, il fosfato è un componente del DNA e funge da tampone acido nel sangue e nelle urine.
Galattoligosaccaridi (GOS)
I galattoligosaccaridi (GOS) sono naturalmente presenti nel latte materno. A livello industriale, i GOS sono prodotti a partire dal lattosio e appartengono al gruppo delle fibre alimentari prebiotiche. Essi raggiungono l’intestino crasso non digeriti, dove possono essere metabolizzati da bifidobatteri e lattobacilli benefici, influenzando così positivamente la flora intestinale.
Grasso di latte anidro
Il grasso di latte anidro si ottiene dalla panna del latte vaccino fresco. L’88-89% dei lipidi è presente nel grasso del latte sotto forma di trigliceridi, in cui gli acidi grassi saturi e insaturi sono legati alla struttura del glicerolo. L’acido palmitico è l’acido grasso saturo presente in quantità maggiore nel latte vaccino (circa il 26%). Circa il 40% (fino al 60% nel latte materno) dell’acido palmitico nei trigliceridi è legato alla posizione sn-2 del glicerolo (chiamato beta-palmitato). L’importanza del legame sn-2 riguarda la regolazione della digestione e del conseguente assorbimento dei grassi. Nella digestione dei grassi, le lipasi separano prevalentemente gli acidi grassi nelle posizioni sn-1 e sn-3, mentre la posizione centrale è relativamente resistente all’attività litica di questi enzimi. Con un’attività lipasica sufficiente, si formano acidi grassi liberi e 2-monoacilglicerolo, che successivamente forma micelle con gli acidi biliari e viene rapidamente assorbito. Tuttavia, gli acidi grassi saturi liberi, come l’acido palmitico, possono formare insieme al calcio saponi di calcio insolubili e quindi ridurre la disponibilità complessiva di calcio. Se, invece, l’acido palmitico è legato al glicerolo in posizione sn-2, non forma legami con il calcio ma viene assorbito. Il beta-palmitato può quindi favorire l’assorbimento dei grassi e del calcio.
Inositolo
L’organismo umano ha la capacità di produrre l’inositolo a partire dal glucosio stesso. In determinate fasi della vita (durante la crescita nella prima infanzia e nei bambini), l’organismo ha un fabbisogno maggiore di inositolo, il quale dovrebbe essere coperto anche tramite l’alimentazione. Come componente del recettore di membrana IP3, l’inositolo fa parte della membrana cellulare che, come «secondo messaggero», converte i segnali extracellulari provenienti, ad esempio, da ormoni, fattori di crescita o neurotrasmettitori in processi intracellulari attraverso una cascata di segnalazione (in questo caso il rilascio di calcio dalle riserve intracellulari di calcio). A seconda della cellula, questa cascata di segnalazione porta a processi cellulari come la secrezione, la contrazione (nel caso delle cellule muscolari), il metabolismo e la proliferazione cellulare (divisione e crescita cellulare). Ad esempio, l’inositolo è coinvolto nella trasduzione del segnale di neurotrasmettitori come l’acetilcolina e di ormoni come la serotonina o l’ossitocina. Inoltre, nel sistema nervoso influenza la crescita delle cellule cerebrali e nervose. Esso svolge anche un ruolo importante nello sviluppo dei polmoni e degli occhi.
Iodo
Lo iodio è un oligoelemento che svolge un ruolo nell’organismo soprattutto nella produzione degli ormoni tiroidei triiodotironina (T3) e tiroxina (T4), che vengono rilasciati nella circolazione sanguigna quando necessario. Questi ormoni tiroidei controllano il metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei grassi, influenzando così il metabolismo energetico. Inoltre, gli ormoni T3 e T4 sono importanti per il buon funzionamento del cuore, della circolazione e della digestione. Per il feto e fino all’infanzia lo iodio è essenziale per la formazione delle ossa, la normale crescita fisica e lo sviluppo del cervello.
Lattosio
Il lattosio (o zucchero del latte) è un disaccaride di glucosio e galattosio e costituisce il principale carboidrato del latte dei mammiferi. Rispetto a tutti gli altri tipi di latte di mammifero, il latte materno ha il più alto contenuto di lattosio, con una media di 7 g per 100 ml. Il lattosio serve a trasferire rapidamente energia al cervello e ai muscoli scheletrici.
Il metabolismo del neonato non è ancora completamente sviluppato, di conseguenza non può ancora digerire l’intera quantità di lattosio. Pertanto, una parte del lattosio arriva nell’intestino dove viene metabolizzato dai batteri intestinali. Questo può favorire la crescita di batteri intestinali sani come i bifidobatteri e i lattobacilli.
L-carnitina
La L-carnitina si trova nell’organismo soprattutto nei muscoli cardiaci e scheletrici ed è formata dagli aminoacidi lisina e metionina. Per il lattante, soprattutto nella fase di forte crescita, è molto importante un apporto supplementare attraverso l’alimentazione. La L-carnitina è coinvolta nel metabolismo dei grassi, è infatti essenziale ne trasporto degli acidi grassi a catena lunga attraverso la membrana dei mitocondri, che possiamo definire come «centrali elettriche della cellula». Qui gli acidi grassi vengono metabolizzati nel cosiddetto processo di beta-ossidazione, contribuendo così alla produzione di energia dell’organismo. Il cuore, in particolare, ricava energia dalla combustione di acidi grassi a catena lunga.
Magnesio
Il magnesio, insieme al calcio, è un minerale necessario per la costruzione di ossa e denti. È anche coinvolto nell’attività di circa 300 enzimi come componente enzimatico o coenzima, svolgendo quindi un ruolo importante nel metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei grassi e, tra l’altro, nella divisione cellulare. Inoltre, il magnesio partecipa alla trasmissione degli impulsi nervosi e contribuisce quindi al normale funzionamento del sistema nervoso e alla funzione muscolare. Contribuisce anche al processo di regolazione e immagazzinamento degli ormoni.
Manganese
Il manganese è uno degli oligoelementi essenziali e svolge un ruolo importante in numerosi processi dell’organismo. Contribuisce ad esempio alla costruzione del tessuto connettivo e degli enzimi, che a loro volta sono essenziali per la formazione del collagene, in particolare nella cartilagine e nei fluidi articolari. Il manganese attiva una serie di enzimi che agiscono come antiossidanti contribuendo a proteggere le cellule dallo stress ossidativo. Inoltre, il manganese è coinvolto nella formazione di determinati ormoni come l’insulina e nel metabolismo dei carboidrati, delle proteine, dei grassi e del colesterolo attraverso enzimi contenenti manganese.
Niacina
La niacina (o vitamina B3) è una vitamina idrosolubile del gruppo B ed è nota anche come acido nicotinico e nicotinamide. Questi termini suggeriscono un collegamento con la nicotina contenuta nel tabacco, ma non è così. La niacina, sotto forma di coenzimi NAD/NADH e NADP/NADPH, partecipa in modo significativo alla formazione e alla scomposizione di carboidrati, grassi e proteine e al metabolismo energetico nei mitocondri (denominati anche «centrali elettriche della cellula»). È importante anche per la riparazione del DNA nella cellula e per la divisione cellulare mediante la partecipazione alla formazione dei nucleotidi quali pietre miliari del DNA e dell’RNA.
Nucleotidi
I nucleotidi sono composti azotati non proteici e costituiscono gli elementi fondamentali del DNA e dell’RNA. Sono quindi presenti in tutte le cellule dell’organismo e anche nel latte materno in quantità adeguate. L’organismo ha la capacità di produrre autonomamente i nucleotidi. Tuttavia, questa sintesi richiede molta energia e, nei momenti di rapida crescita, l’auto-produzione non è sufficiente ed è necessario un apporto supplementare tramite l’alimentazione. I nucleotidi e i loro metaboliti svolgono un ruolo fondamentale in molti processi biologici, come la costruzione delle proteine e il trasferimento di energia tra le cellule. Sono però essenziali anche nella regolazione del metabolismo ormonale e dei grassi. Inoltre, favoriscono la salute del sistema digestivo e immunitario.
Oligosaccaridi del latte umano (HMO)
Gli oligosaccaridi del latte umano (HMO) rappresentano la terza componente solida principale del latte materno dopo il lattosio e il grasso. Finora sono stati identificati oltre 150 diversi HMO nel latte materno. Il 2’-fucosillattosio (2’-FL) è l’HMO che si presenta con maggiore frequenza. Gli HMO rientrano tra le fibre alimentari e non possono essere digeriti direttamente dal lattante. Nell’intestino del lattante, tuttavia, possono avere un effetto prebiotico essendo metabolizzati da batteri intestinali come i bifidobatteri e i lattobacilli. Promuovono quindi la crescita di questi batteri e favoriscono lo sviluppo di una flora intestinale equilibrata.
Potassio
Il potassio è un minerale essenziale oltre a essere uno dei più importanti ioni a carica positiva (cationi) presenti nell’organismo. Il potassio è un elemento necessario per le cellule e si trova prevalentemente all’interno di esse. Come il sodio, è di importanza fondamentale nella trasduzione del segnale tra le cellule nervose e muscolari ed è quindi importante per le contrazioni muscolari, la funzione cardiaca e la regolazione della pressione sanguigna. Inoltre, insieme al sodio e al cloruro, è un componente del bilancio elettrolitico ed è quindi coinvolto nella regolazione del bilancio idrico e dell’equilibrio acido-basico.
Proteine del siero
Oltre alle caseine, le proteine del siero sono il secondo componente importante delle proteine del latte. Le proteine del siero del latte comprendono soprattutto albumine e globuline. Si tratta di proteine complete, in quanto contengono tutti i nove aminoacidi essenziali e possiedono quindi un elevato valore biologico. Il valore biologico è un parametro di misurazione dell’efficienza con cui le proteine alimentari possono essere utilizzate per formare le proteine dell’organismo. Le proteine del siero del latte, a differenza delle caseine, vengono digerite più velocemente perché possono essere assorbite rapidamente nell’apparato digerente. Il rapporto tra siero del latte e caseina nel latte vaccino è di 20:80, mentre nel latte materno è di 60:40. I nostri latti di proseguimento vengono regolati secondo questo rapporto nel latte materno.
Rame
Il rame, oligoelemento essenziale, è un componente centrale di numerosi enzimi ed è coinvolto in una moltitudine di processi metabolici. È indispensabile, tra l’altro, per l’assorbimento del ferro e la formazione dei globuli rossi ed è quindi coinvolto nel metabolismo e nel trasporto del ferro. Inoltre, è necessario per la formazione della melanina e contribuisce quindi alla normale pigmentazione di pelle e capelli. Questo oligoelemento è anche coinvolto nella formazione di collagene ed elastina nel tessuto connettivo. Favorisce inoltre la normale funzione del sistema immunitario.
Riboflavina
La riboflavina (o vitamina B2) fa parte delle vitamine idrosolubili del gruppo B. La riboflavina, sotto forma dei coenzimi flavinici FAD e FMN, è coinvolta in numerosi processi metabolici, tra cui la catena respiratoria, il metabolismo dei grassi, delle proteine e dei carboidrati, ed è quindi indispensabile per la produzione di energia dell’organismo nei mitocondri (denominati anche «centrali elettriche della cellula»). Inoltre, i coenzimi flavinici contribuiscono alla rigenerazione del «sistema di glutatione», che occupa un ruolo fondamentale nella «rete antiossidante» dell’organismo per neutralizzare i radicali liberi. La riboflavina contribuisce quindi a proteggere le cellule e il DNA dallo stress ossidativo. Svolge inoltre un ruolo importante nella normale funzione, crescita e sviluppo delle cellule.
Selenio
Il selenio è un oligoelemento essenziale e, sotto forma dell’aminoacido selenocisteina, è un importante elemento costitutivo degli enzimi dipendenti dal selenio, le cosiddette selenoproteine. Questi enzimi sono coinvolti in numerosi processi metabolici, tra cui l’effetto antiossidante del selenio che protegge le cellule dai radicali liberi. Inoltre, il selenio partecipa alla formazione degli ormoni tiroidei tiroxina (T4) e triiodotironina (T3).
Sodio
Il sodio è un minerale presente in tutte le cellule e nei fluidi corporei (sangue e liquido che circonda le cellule). Insieme al potassio (all’interno della cellula), il sodio (all’esterno della cellula) è coinvolto nella pompa sodio-potassio, che svolge un ruolo importante nel trasferimento di informazioni tra le cellule e nella trasmissione degli impulsi dalle cellule nervose e muscolari. Come elettrolita, il sodio, insieme al potassio e al cloruro, contribuisce a stabilizzare il bilancio idrico, a regolare la pressione sanguigna e l’equilibrio acido-base.
Taurina
L’amminoacido solfonico taurina può essere prodotto autonomamente dall’organismo grazie agli amminoacidi cisteina e metionina e non è quindi essenziale. Solo i lattanti devono assumere taurina attraverso il latte materno o i sostituti del latte, poiché non sono ancora in grado di produrla. A differenza di altri aminoacidi, la taurina non viene utilizzata dall’organismo per costruire le proteine e non è quindi proteinogenica. Tuttavia, questo amminoacido si trova in molti tipi di tessuto, come nella retina dell’occhio, nel cervello e nel tessuto muscolare. Nella retina, la taurina è coinvolta nella formazione dei fotorecettori. Si pensa inoltre che la taurina svolga un ruolo importante nello sviluppo del cervello e nella stabilizzazione della membrana cellulare. Oltre a ciò, come componente degli acidi biliari, favorisce l’assorbimento dei componenti alimentari liposolubili dall’intestino al sangue.
Tiamina
La tiamina (o vitamina B1) fa parte delle vitamine idrosolubili del gruppo B. È importante soprattutto per il metabolismo energetico nei mitocondri (le «centrali elettriche della cellula»), dove agisce come coenzima tiamina pirofosfato (TPP) nel metabolismo dei carboidrati, delle proteine e dei grassi. È indispensabile anche per il sistema nervoso, in quanto è un componente delle membrane cellulari delle fibre nervose e partecipa allo scambio di informazioni tra le cellule nervose e alla trasmissione al cervello. Contribuisce quindi al normale funzionamento del sistema nervoso.
Vitamina A
La vitamina A appartiene alle vitamine liposolubili e si trova solo negli alimenti di origine animale come latte, carne e uova. I suoi precursori, tra cui il beta-carotene (noto anche come provitamina A) presente negli alimenti vegetali, possono essere convertiti in vitamina A a seconda del fabbisogno corporeo. Esistono tre composti che vengono raggruppati sotto il termine vitamina A e che possono essere trasformati l’uno nell’altro. L’acido retinoico è una vitamina biologicamente attiva che regola la crescita e lo sviluppo delle cellule e partecipa alla costruzione di molti tessuti e parti del corpo (ad es. occhi, mucose, pelle, capelli, denti e ossa). Quale componente dei fotorecettori della retina, è indispensabile per il funzionamento del processo visivo (in particolare per distinguere tra luce e buio). Il retinolo è la forma di trasporto della vitamina A, si trova nel sangue ed è coinvolto nella formazione dello sperma. Il retinolo e la retina proteggono la pelle e le mucose e rafforzano la barriera contro batteri, virus e parassiti. I composti della vitamina A stimolano inoltre la formazione di anticorpi nei globuli bianchi e attivano alcune cellule immunitarie (linfociti T), contribuendo alla normale funzione del sistema immunitario.
Vitamina B12
La denominazione vitamina B12 non indica una singola sostanza chimica, bensì diversi composti con uguale effetto biologico, le cobalamine. Le cobalamine appartengono alle vitamine idrosolubili del gruppo B e sono presenti in natura soprattutto negli alimenti di origine animale. Agiscono come cofattori in numerose reazioni enzimatiche e sono quindi coinvolte nel metabolismo delle proteine, dei grassi e dei carboidrati, coadiuvando così un normale metabolismo energetico. Inoltre, le cobalamine sono necessarie per la formazione e la rigenerazione delle cellule dell’organismo e sono quindi essenziali per tutti i processi di crescita associati alla divisione cellulare. Sono coinvolte, tra le altre cose, nella formazione del DNA e svolgono importanti funzioni nella maturazione delle cellule del sangue nel midollo osseo. Contribuiscono inoltre al normale funzionamento del sistema nervoso grazie al loro coinvolgimento nella rigenerazione e nella formazione della guaina delle fibre nervose (mielina) e nella formazione dei neurotrasmettitori.
Vitamina B6
La vitamina B6 (o piridossina) fa parte delle vitamine idrosolubili. Il termine comprende diversi composti chimici, tra cui il piridossolo, la piridossamina e il piridossale. La vitamina B6 è coinvolta in molte reazioni enzimatiche nel metabolismo delle proteine, degli acidi grassi e dei carboidrati e contribuisce quindi al normale metabolismo energetico. Questa vitamina è importante anche per la formazione di ormoni come la dopamina o la serotonina grazie al suo coinvolgimento nel metabolismo degli aminoacidi. Partecipa inoltre alla formazione dei globuli rossi e delle cellule del sistema immunitario, contribuendo così al suo normale funzionamento.
Vitamina C
La vitamina C (o acido ascorbico) fa parte delle vitamine idrosolubili e risulta essere una delle vitamine più importanti per l’organismo. Come antiossidante, la vitamina C è coinvolta nella rigenerazione del «sistema di glutatione», il cui ruolo è fondamentale nella «rete antiossidante» dell’organismo per neutralizzare i radicali liberi, contribuendo così a proteggere le cellule dallo stress ossidativo. Questa vitamina supporta inoltre il sistema immunitario. Grazie al suo coinvolgimento in numerosi processi metabolici, la vitamina C contribuisce al normale metabolismo energetico e favorisce l’assorbimento del ferro. Partecipa inoltre alla formazione del collagene nel tessuto connettivo.
Vitamina D
La vitamina D (o calciferolo) appartiene alle vitamine liposolubili e include due forme principali: la vitamina D2 (ergocalciferolo) e la vitamina D3 (colecalciferolo). L’organismo può auto-produrre la vitamina D grazie alla luce solare, oppure è possibile assumerla attraverso gli alimenti o gli integratori. La vitamina D è coinvolta in numerosi processi dell’organismo: nell’intestino regola il riassorbimento di calcio e fosforo stimolandone l’assorbimento e il trasporto attraverso le cellule della parete intestinale. Nelle ossa e nei denti, favorisce l’immagazzinamento del calcio (e di altri minerali come il magnesio e il fosfato) e contribuisce quindi al normale sviluppo di ossa e denti. Nei muscoli migliora l’assorbimento del calcio e favorisce quindi la funzionalità contrattile e la rigenerazione dei muscoli, contribuendo così al mantenimento della normale funzione muscolare. Inoltre, la vitamina D favorisce la normale funzione del sistema immunitario partecipando alla formazione delle cellule natural killer (macrofagi). Queste cellule sono in grado di riconoscere ed eliminare le cellule infettate dai virus. Regola anche la risposta del sistema immunitario a organismi o sostanze estranee.
Vitamina E
La vitamina E fa parte delle vitamine liposolubili e comprende un gruppo di composti chimici con una propria attività vitaminica. Gli otto composti naturali della vitamina E comprendono quattro tocoferoli (alfa, beta, gamma e delta) e quattro tocotrienoli (alfa, beta, gamma e delta). Solo i tocoferoli hanno rilevanza biologica: l’alfa-tocoferolo è il composto della vitamina E più attivo. Per confrontare meglio l’efficacia dei composti di vitamina E, il suo contenuto negli alimenti e il fabbisogno giornaliero sono solitamente espressi come equivalenti di alfa-tocoferolo (α-TE). 1 mg di alfa-tocoferolo equivalente corrisponde a 1 mg di alfa-tocoferolo. L’alfa-tocoferolo, come parte del «sistema di glutatione», è il principale antiossidante liposolubile dell’organismo e si trova soprattutto nelle membrane cellulari della pelle. È in grado di neutralizzare i radicali liberi interrompendo la perossidazione lipidica. La perossidazione lipidica è il danno ossidativo ai lipidi della membrana cellulare, nel corso del quale i radicali liberi «rubano» elettroni agli acidi grassi polinsaturi, provocando una reazione a catena che comporta un danno cellulare. La vitamina E inibisce questa reazione a catena dei radicali rilasciando un atomo di idrogeno e diventando essa stessa un radicale. Tuttavia, il radicale della vitamina E è estremamente inerte e non può continuare la perossidazione lipidica a causa della sua posizione nella membrana cellulare. Questa vitamina contribuisce quindi a proteggere le cellule, i tessuti e gli organi dal danno ossidativo.
Vitamina K
La vitamina K fa parte delle vitamine liposolubili. Essa comprende un gruppo di composti con una propria attività vitaminica. Questi includono il fillochinone vegetale (vitamina K1) e il menachinone batterico (vitamina K2). La funzione principale della vitamina K è l’attivazione dei cosiddetti fattori di coagulazione. Si tratta di proteine responsabili della coagulazione (addensamento) del sangue, estremamente importante per arrestare le emorragie. Questa vitamina è inoltre necessaria per la formazione e il mantenimento in salute delle ossa. La vitamina K attiva varie proteine come l’osteocalcina, che una volta attivata agisce come una sorta di «segnale di direzione» per il calcio nelle ossa. L’osteocalcina attivata dalla vitamina K stimola l’integrazione del calcio nel tessuto osseo e allo stesso tempo inibisce il riassorbimento osseo.
Zinco
Lo zinco, insieme al ferro, è uno degli oligoelementi quantitativamente più importanti. È presente in ogni cellula del corpo, con la maggiore concentrazione nei muscoli e nelle ossa. Come componente e attivatore di numerosi enzimi, lo zinco è coinvolto in diversi processi del corpo umano. Come componente degli enzimi, partecipa al metabolismo delle proteine, degli acidi grassi e dei carboidrati. Lo zinco contribuisce inoltre alla normale sintesi del DNA ed è coinvolto nella divisione cellulare (durante la crescita). È importante anche per la formazione degli ormoni sessuali (ad es. il testosterone), tiroidei e della crescita, dell’insulina e degli ormoni tissutali (prostaglandine). Inoltre, favorisce la normale funzione del sistema immunitario grazie alle sue proprietà regolatrici della risposta immunitaria. È anche coinvolto nel sistema di protezione antiossidante contro i radicali liberi, contribuendo a preservare le cellule dallo stress ossidativo.